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Rometta

Sorge in una zona litoranea montana, posta a 560 metri sopra il livello del mare.

Il nome del paese deriva dall'arabo Rameth, che vuol dire mura fortificate, cambiato nel 1100 in Rametta e successivamente nel sec. XVI in Rometta.

Non ci pervengono molte notizie storiche sul centro, sappiamo tuttavia che alcuni scavi archeologici hanno individuato tracce di insediamenti umani che si possono fare risalire a diverse epoche passate dalla cultura di Stentinello (4000 A.C.) sino ai Mamertini (288 - 264 A.C.).

Tra il 963 e il 965, la piazzaforte bizantina di Rometta fu cinta d'assedio dagli arabi che la saccheggiarono e la incendiarono. Nel 976 fu ricostruita dagli stessi arabi e ripopolata dalle famiglie musulmane che sulle ceneri della città bizantina, Erimata o Remata, fondarono la città - fortezza araba di Ramth. Durante il periodo Normanno, sotto il cui dominio fu città demaniale, Rometta fu interessata da una forte immigrazione di gente cristiana, di stirpe greco-latino, proveniente dalla Calabria.

A partire dal XVI secolo la città cambiò il nome in quello attuale di Rometta. Nel 1816, in seguito alla riforma giudiziaria del regno borbonico, Rometta divenne sede di Capoluogo di Circondario e le furono assegnate la pretura, il carcere e l'ufficio del registro e del bollo. Infine nel 1846 il Monte di Prestanza e l'Ospedale Civico completarono la lista delle istituzioni civiche della città di Rometta.

Tra i monumenti, di notevole rilevanza architettonica sono i resti del Palatium federiciano o Palazzo di città, la Chiesa Bizantina di Gesù e Maria, detta anche della Candelora, costruita nei secoli VII-X, la Chiesa di Santa Maria Assunta che custodisce oggetti sacri di chiese scomparse ed un Coro Ligneo (1500) di notevole spessore artistico, la Chiesa Madre che presenta dei bei portali rinascimentali, la Chiesa dei Cappuccini fondata dai Normanni dove nel 1585 i Frati Cappuccini vi costruirono il Convento nel quale oggi dimorano le Clarisse di Santa Chiara, la Chiesa dell'Immacolata Concezione affidata ai Frati Conventuali di San Francesco presso la Porta Messina e la Porta Milazzo detta anche Porta Terra o Saracena.

Le attività economiche principali sono l'agricoltura e l'allevamento. I prodotti maggiormente coltivati sono i cereali, l'uva, le olive e la frutta. Molto buoni sono inoltre i prodotti caseari tipici della zona. Gli allevamenti presenti sono quelli di bovini, ovini e suini.
 
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