L'attuale chiesa di S. Domenico sorge nelle vicinanze della Vuccirìa ed è considerata una delle maggiori espressioni del barocco siciliano. Costruita sui resti di una chiesetta del Quattrocento, fu ingrandita intorno al 1640, su progetto di Andrea Cirrincione. La facciata, del 1726, si inserisce armoniosamente nella struttura di Piazza S. Domenico. Il grandioso interno è a croce latina, con tre navate divise da archi a tutto sesto. Vi sono custoditi sepolcri e cenotafi di palermitani illustri: quello di Francesco Crispi si trova nella Cripta. Nelle cappelle interne sono conservate opere preziose, tra cui due pale d'altare rinascimentali dei pittori lombardi Vincenzo da Pavia, autore della Madonna del Rosario, e G. Giacomo Fondelli, cui si deve la Crocifissione tra S. Domenico e la Maddalena. L'edificio ospita alcune sculture quattrocentesche appartenenti alla precedente chiesa, fra le quali spicca il rilievo con l'immagine della Trinità de1 1477.
A sinistra della chiesa sorge l'ex convento dei domenicani con il chiostro trecentesco, costituito da arcate ogivali posate su esili colonnine binate. Nell'edificio hanno sede il Museo del Risorgimento e la Società Siciliana di Storia Patria.