Frazioni e Quartieri
Mondello
Mondello è una nota località balneare, originariamente villaggio di pescatori, sviluppatosi intorno ad una antica tonnara. In seguito alla bonifica del territorio circostante, tra il 1892 e il 1910, viene costruita una città giardino con numerose ville in stile liberty e il Kursaal a mare. Da Mondello si accede all'Area marina protetta "Capo Gallo - Isola delle Femmine".
Sferracavallo
Sferracavallo è un'altra località balneare meno nota di Mondello. Borgo marinaro e turistico, abitato da molti secoli e sviluppatosi intorno alla tonnara di Calandria, è stretto dai Monti Billiemi e da Pizzo Santa Margherita. Durante alcuni scavi archeologici nelle grotte Impiso, Pecoraro e Conza sono stati scoperti materiali del Paleolitico superiore. All'inizio la piccola comunità ebbe un'economia incentrata sul mare, col passare del tempo gli abitanti si dedicarono anche alle attività agricole con la coltivazione dei vigneti, del mirto e del sommacco. Intorno al XVI secolo vennero costruite due torri a difesa della borgata dalle continue razzie piratesche; una di queste due torri fu distrutta per far posto all'attuale autostrada Palermo - Punta Raisi. Dopo il XVIII secolo vennero costruiti numerosissimi villini in stile Liberty che fecero diventare la borgata un'importante località turistica di Palermo. Nonostante non ci sia rimasto molto di quei villini, ormai assorbiti dall'espansione urbana della città, Sferracavallo conserva molto del suo fascino che si è accumulato nel tempo.
Tommaso Natale
Tommaso Natale è uno dei quartieri della Palermo Nuova. Di recente costruzione, conserva ancora alcune ville in stile Liberty della zona sud della borgata di Sferracavallo; inoltre, il suo nome è stato dato in onore del Marchese di Monterosato Tommaso Natale, noto giurista e filologo palermitano.
Boccadifalco
Boccadifalco è da considerarsi uno dei quartieri più antichi della città, nonostante la sua posizione abbastanza periferica. Posto ai piedi del versante orientale del Monte Cuccio, a 130 m circa sopra il livello del mare, deve la sua relativa fama ad un'architettura tipicamente ottocentesca e alla presenza del secondo aeroporto della città di Palermo. Infatti tale aeroporto, è tra gli aeroporti più antichi d'Italia e rappresenta ancora oggi un sito di notevole interesse storico, culturale ed architettonico per la caratteristica delle infrastrutture aeronautiche che vi si trovano e per la preziosità di un orto botanico e di una villa antica, sede del circolo ufficiali dell'aeronautica militare. Boccadifalco è anche sede di uno dei più prestigiosi ed antichi aeroclub d'Italia, che conta circa 300 soci, 6 aeromobili e ospita anche aeromobili di privati sportivi. La struttura dell'aeroporto è parte integrante del patrimonio storico della città di Palermo e venne ampliata durante la seconda guerra mondiale, con l'acquisizione di numerosi terreni. Nel 2005 l'aeroporto è stato convertito da militare a civile in seguito all'acquisto da parte dell' ENAC.
Addaura
A sud-ovest di Mondello c'è la borgata dell' Addaura che ospita numerose ville di recente costruzione. A 70 metri circa sul livello del mare, si trovano alcune grotte dove sono stati rinvenuti resti paleolitici e paleontologici che si trovano ora al
Museo Archeologico Salinas; in altre grotte vicine sono stati rinvenuti interessanti graffiti con figure umane ed animalesche d'era paleolitica. L'insenatura dell'Addaura un tempo era difesa da una torre circolare del secolo XV di cui non resta molto.
Zisa
Il quartiere della Zisa situato nella parte centrale della città prende il nome dall'omonimo palazzo di origine araba. In origine faceva parte dell’antico parco normanno, luogo di villeggiatura e di caccia dei sovrani che si estendeva subito fuori la cinta muraria; era costituito da piccoli nuclei di case, intorno ai mulini per grano e sale costruiti lungo il corso del torrente Gabriele, nei quali si accalcavano più di mille abitanti. Con la crescita della città nel tempo fu assorbita dal tessuto urbano. Da allora, è stato un continuo espandersi e popolarsi, talvolta con uno sviluppo edilizio poco razionale, di questo quartiere che, a ridosso del vecchio centro storico, è stato delimitato dalla nuova circonvallazione, lato monte, che lo separa dagli altri quartieri, cui in origine era unito. Attualmente, oltre al classico stile del primo novecento, conserva il Palazzo della Zisa, il parco omonimo e il villino Florio in stile 'art nouveau', fatto costruire nel 1899 da Ernesto Basile su commissione della ricca famiglia palermitana.
Monumenti
La Martorana, San Cataldo e altri monumenti normanni
Palermo conta numerosi altri monumenti risalenti al periodo normanno: nei pressi del Palazzo dei Normanni, che è diventato oggi la sede del Parlamento Siciliano, è collocata la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti; va ricordata poi la Chiesa della Martorana, dalla ricchissima decorazione a mosaico, del più puro stile bizantino, situata in Piazza Bellini, la Chiesa di S. Giovanni dei Lebbrosi e il Ponte dell'Ammiraglio. Costruita tra il 1130 e il 1170, la Chiesa della Magione, conosciuta anche come Chiesa della SS. Trinità, presenta una pianta a forma basilicale a tre navate sorrette da colonne, mentre internamente la costruzione si presenta molto squadrata e movimentata da una serie di archi ogivali tipici dell'architettura normanna, che girano tutt’intorno la chiesa. Anche di questo periodo è la Chiesa dello Spirito Santo (oggi all'interno del cimitero di Sant’Orsola), dove motivi ornamentali in stile normanno s’inseriscono in una sobria architettura articolata da archetti ogivali e portali d'ingresso.
Situata vicino alla chiesa dell'Ammiraglio, è quella di
San Cataldo, una costruzione normanna del 1160, dalla caratteristica facciata tripartita sormontata da grosse cupole realizzate su tamburo, che meglio conserva il suo aspetto originario. All'interno è notevolmente interessante il pavimento musivo.
Risalgono anche al periodo normanno diversi palazzi: La Zisa, La Cuba, il Castello di Maredolce.
Sull'altro lato della piazza del Duomo è il
Palazzo Arcivescovile dove si trova il Museo Diocesano, che raccoglie opere d'arte di notevole interesse, provenienti dalle chiese soppresse o distrutte durante l'ultima guerra.
Il centro storico e l'espansione della città
All'incrocio tra Corso Vittorio Emanuele e via Maqueda, si trovano I Quattro Canti, o teatro del Sole, una piazza ottagonale che costituiva il centro fisico e simbolico della città. Poco lontano in piazza Pretoria si può ammirare la Fontana Pretoria, da poco restaurata sulla quale si affacciano il Palazzo Pretorio, sede del Comune, e la splendida Chiesa di Santa Caterina.
Il Palazzo Sclafani, che sorge in prossimità del Palazzo Reale e quindi in una posizione privilegiata, fu costruito nel 1330 dal feudatario Matteo Sclafani, conte di Adornò, in competizione con il coevo Palazzo Chiaramonte fatto innalzare dal cognato.
Nel 1885 iniziò la realizzazione di un secondo asse che attraversava la città, collegando la stazione ferroviaria con la zona portuale. Per la realizzazione di questa nuova arteria, via Roma, vennero demoliti numerosi edifici, che lasciarono spazio a palazzi di architettura eclettica e liberty.
All'inizio del XX secolo, la città comincia ad estendersi fuori le mura verso nord, soprattutto lungo una nuova strada chiamata Via della Libertà. In questo quartiere vengono costruite numerose ville in stile Liberty, da parte di Ernesto Basile e dei suoi allievi. Per la città inizia una nuova età dell'oro, grazie sopratutto all'opera della famiglia Florio. In quest'epoca la città si rinnova, dotandosi di nuovi ospedali, teatri (tra cui il celebre Teatro Massimo ed edifici pubblici.
Durante l'epoca fascista vengono costruiti importanti edifici pubblici quali il Tribunale ed il Palazzo delle Poste in via Roma, pregevole edificio monumentale con arredi futuristi.
Dopo il rovinoso bombardamento del maggio 1943 il centro storico venne in buona parte abbandonato dai suoi abitanti (che preferirono trasferirsi nelle zone residenziali che vennero costruite tra gli anni 1950 e 1960). Fino agli anni 1980 si registrarono numerosi crolli di edifici storici.
Attualmente il Centro Storico di Palermo, che è il più grande d'Europa, sta subendo notevoli rifacimenti e restauri affinché sia valorizzato al meglio.
La Porta Nuova
Fu eretta dal viceré Marcantonio Colonna nel 1583, rifacendosi al modello di uno degli archi trionfali effimeri eretti in città al passaggio dell'imperatore Carlo V vittorioso a Tunisi. La versione attuale risale al 1669 ed è caratterizzata da una copertura a piramide ricoperta di maioliche colorate.
La porta nuova, collegata al Palazzo dei Normanni, è il fondale monumentale del Cassaro o via Toledo, l'asse principale che attraversa il centro storico di Palermo.
Il barocco
Numerose chiese della città risalgono al periodo barocco, fra cui : la chiesa del Santissimo Salvatore situata lungo Corso Vittorio Emanuele e la Chiesa del Gesù situata nel quartiere dell'Albergheria.
I teatri
I due principali teatri della città sono stati costruiti nell'Ottocento : il Teatro Massimo progettato dall'architetto Giovan Battista Filippo Basile e terminato da suo figlio Ernesto Basile e il Teatro Politeama, opera dell'ingegnere Giuseppe Damiani Almeyda.
Mercati tipici
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La Vucciria
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Ballarò
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Il Capo
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Mercato delle Pulci