Il giardino pubblico di
Gela, intitolato a Giuseppe Garibaldi, fu inaugurato nel 1878 sull'area occupata un tempo dall'orto dei padri cappuccini (il cui convento si trova accanto). Il progetto venne realizzato dal terranovese Ing. Emanuele Labiso. La villa presenta due ingressi: quello originario lungo la via Cappuccini e quello principale sul corso Aldisio, realizzato negli anni '50 ed impreziosito da un monumentale complesso architettonico in stile razionalista. Riaperto al pubblico nel 1998, il giardino è ornato dai busti marmorei di Garibaldi ed Umberto I° (che sino al 1952 ornava l'omonima piazza nel centro della città). La villa presenta inoltre una grande vasca circolare e uno stagno per le papere. Sino ai primi anni '50 la villa era dotata di un caratteristico palco musicale in ferro battuto, l'Armonium. Tanti sono gli alberi secolari che offrono frescura al visitatore: palme, ficus, pini, abeti, salici. Il fiore all'occhiello dell'antica villa gelese è senza dubbio il magnifico belvedere sul Mediterraneo. Recentemente è stato realizzato un anfiteatro per spettacoli all'aperto nel sottostante vallone Pasqualello. L'antica Gela possedeva anche un'altro bel giardino, il parco delle Rimembranze, che fu eliminato in seguito ai scavi archeologici dell'Acropoli. Ma il polmone verde più frequentato della città è senz'altro il giardino "dell'Auriga" nel quartiere residenziale di Macchitella.