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  Lentini
Punti di interesse
Lentini - Castellaccio
Carlentini - Chiesa di Sant'Anna
Lentini - Chiesa di Sant'Alfio
Carlentini - Chiesa Madre
Lentini - Villa Gorgia
Carlentini - Mura di Leontinoi
Carlentini - Municipio
Lentini - Municipio
Lentini - Piazza Umberto
Lentini - Piazza della Resistenza
Carlentini - Piazza del Popolo
Carlentini - Torrioni di Carlentini
 
Lentini

Geografia


Lentini è un importante centro agricolo (comune di 215,84 Km²), 47 Km a Nord-Ovest del capoluogo, a 53 m.s.l.m., sulle prime propaggini collinari al margine meridionale della piana di Catania. Possiede un fiorente mercato agricolo (agrumi, prodotti ortofrutticoli), industrie alimentari, del vetro, meccaniche, del legno e del cemento.

È l'antica Leontinoi, una delle prime colonie greche in Sicilia, ed ha notevoli resti archeologici. Poco lontano dall'abitato, a Nord-Ovest, si estende la conca dell'antico Lago di Lentini (Biviere), un tempo interamente prosciugato e oggi ricostruito nel vecchio sito. Il mare (golfo di Agnone bagni) dista 10 km dal centro abitato.

Storia



Le Chiese


* Chiesa Madre Santa Maria la Cava e Sant'Alfio
La Chiesa Madre, in stile barocco, edificata nel 1693, attribuita all'architetto Vella da Malta, ha un impianto basilicale a tre navate, con facciata settecentesca a tre ordini. Di notevole fattura è la porta centrale in legno con i simboli della passione dei santi martiri Alfio, Filadelfo e Cirino e gli stemmi del papa, del viceré, del vescovo Trigona e della città di Lentini. All'interno sono di particolare interesse: l'icona bizantina della Madonna Odigitria, rappresentante la Madonna della Catena in lacrime d'argento, del XII secolo, nell'abside di sinistra; il fercolo in argento di Sant'Alfio del XIX secolo e tre arcosoli paleocristiani, sepolcri dei martiri Alfio, Filadelfo e Cirino nella navata di destra; tele del XVII e XVIII secolo lungo le navate. In sagrestia si trova un armadio ligneo intarsiato di considerevole valore.
* Chiesa Santissima Trinità e San Marziano
Monumento Nazionale, fu costruita sulle rovine del cinquecentesco palazzo La Palumba. Conserva all'interno il bellissimo pavimento in ceramica di Caltagirone del XVIII sec., gli affreschi della volta di Sebastiano Lo Monaco, un polittico della scuola di Antonello da Messina ed il tabernacolo dell'altare maggiore in lapislazzuli.
* Chiesa della Fontana
Fu ricostruita nel 1808 sopra un pozzo in cui, secondo la leggenda, fu gettata la lingua del martire Sant'Alfio
* Chiesa dell'Immacolata
costruita nel XVIII secolo, conserva all'interno un leone crinito di epoca romanica, un Cristo alla colonna e la lapide sepolcrale della regina Maria del 1402.
* Chiesa di San Luca
Fu edificata nel XVIII secolo. Di notevole valore, sono conservati all'interno: una Crocefissione della scuola del Tintoretto, un San Francesco orante di scuola del Bassano, la Nascita della Vergine del Gramignani del 1760. Nelle vicinanze della Chiesa sono interessanti: i ruderi del Castellaccio, fatto costruire da Federico II, l'oratorio ipogeico di Santa Lucia con affreschi del XIV secolo, le Grotte del Crocefisso con affreschi creati dal XII al XVII secolo ed i resti dell'ex parrocchia di San Pietro del XVI secolo.
* Chiesa di San Francesco da Paola
Edificata nel XVIII secolo, di bellissima architettura settecentesca, conserva un antico e raro organo a mantice alla sommità di una scala monumentale ed opere raccolte da chiese distrutte dal terremoto del 1693.
* Chiesa di Cristo Re
È la più recente fra le chiese di Lentini. Costruita con uno stile moderno, sorge in via Termini, nella zona vicino al campo sportivo comunale.
* Chiesa di S.Antonio
* Chiesa Ex Cattedrale
* Chiesa di San Giovanni dei Bagni
* Chiesa del Carmine
* Chiesa di San Giuseppe
* Chiesa di Gesù e Maria (Santa Lucia)
* Chiesa della Grotta dei Tre Santi
* Chiesa di Santa Maria degli Archi
* Chiesa di San Giovanni della Commenda di Malta

Monumenti


Museo Archeologico - La sede museale risale agli anni Cinquanta; originariamente progettata come edificio scolastico, fu acquisita dalla Sovrintendenza alle Antichità per la Sicilia Orientale, per consentire la creazione di un Museo destinato ad illustrare le prime grandi scoperte nel sito dell’antica Leontinoi. Il Museo illustra la storia di Leontinoi e del suo territorio a partire dalla preistoria fino all’età medioevale, attraverso l’esposizione di materiali provenienti dall’antica città e dai principali siti archeologici del comprensorio. È allestito con i materiali provenienti dagli scavi compiuti nel territorio di Leonzio o Leontinoi, dall'età del rame fino all'occupazione romana, con particolare riferimento ai reperti dell'età del bronzo, alle necropoli ellenistiche extra murarie ed al villaggio siculo della Metapiccola.

I "Luoghi Gentili" sono una sorta di monumento frammentato e distribuito in tutta la città, dedicato alla poesia: una cinquantina di pannelli di ceramica decorata riportanti versi di poeti vari, anche lentinesi, e collocati stabilmente sui muri della città. Un'antologia da leggere passeggiando, opera dell'artista Guglielmo Tocco.

Ambiente


L'Ambiente del territorio di Lentini è caratterizzato principalmente dai numerosi agrumeti che la circondano. A distanza di 10 km circa possiede una meravigliosa zona costiera marina. Rinomata infatti e' la zona balneare di Agnone Bagni. Molto interessante da un punto di vista naturalistico e' inoltre il lago Biviere. È probabile che esso anticamente fu realizzato tra la fine del XII sec e l'inizio del XIII sec. ad opera dei Templari che, per realizzare una grande riserva da utilizzare per la caccia e la pesca, sbarrarono con una possente muraglia l'alveo del fiume Trigona-Galici, qualche centinaio di metri prima che le sue acque confluissero nel san Leonardo. A descrivere le bellezze del Biviere sono soprattutto i viaggiatori stranieri. Charles Didiere, nell'agosto del 1829, scrisse del Biviere come della terza meraviglia della Sicilia anche se portatore di febbre e di morte. Purtroppo infatti il territorio intorno al lago non appena arrivava il caldo diventava l'impero della morte e della malaria. E fu proprio la malaria, descritta anche dal Verga, a segnare il destino del lago. La storia della sua bonifica inizio' subito dopo l'unita' d'Italia. Successivamente le sempre piu' esigue risorse idriche e i maggiori fabbisogni d'acqua per uso agricolo e industriale hanno portato, alla fine degli anni 70 alla ricostruzione del lago di Lentini. Esso, pur essendo piu' piccolo anche se piu' profondo del suo predecessore, ha un perimetro di 14 kmq e una capacita' d'invaso di 127 milioni di mc d'acqua. Per la sua posizione geografica e' diventata una preziosa oasi naturalistica. Da censimenti della LIPU sono state contate 25000 presenze di volatili, appartenenti a 150 specie diverse, 15 delle quali vi nidificano. La vegetazione ha avuto una ripresa immediata e nell'invaso sono state immesse numerose specie di pesci.

Economia


Coltivazione d'agrumi: le arance rosse, i limoni e le olive. Il pane di Lentini, tipico della zona, rinomato per la sua produzione e la particolare bontà.
 
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